Arte sì, ma quale Arte ? 

Non hanno importanza le correnti, gli stili e i modi formali ma il messaggio di vita che è insito in un’opera. Quando si parla di spirito, del trascendente, del divino si intende sempre la parte migliore dell’essere umano, la sua intelligenza potenziale che è votata alla perfezione anche nell’azione storica.

“L’uomo è arte e non può prescindere dall’esserlo, e nel fare arte capisce, riflette che lo è, quanto è.”

E’ una visione di arte “moderna” che si pone in controtendenza, poiché non accetta la facilità di esporre patologie umane come ferite aperte, ma esalta l’Uomo che apprezza la sua condizione esistenziale e la percezione del mondo. 

Lo scopo è riportare l’Arte alla Bellezza, invertendo la moda che oggi propone il brutto firmato. La fedeltà a questa ispirazione noetica formalizza l’Arte Estetica, che può essere riconosciuta dal bravo fruitore. Colui il quale attraverso l’effetto estetico visibile, può capire tutto il percorso realizzato poiché egli è istinto umano come l’artista. Due individui che si ritrovano alla partenza di se stessi.